IL PATTO DI ROERICH ED IL VESSILLO DI PACE  
  Scritto da antonio  
   
 

 

 

IL PATTO DI ROERICH ED IL VESSILLO DI PACE

(Propositi e Storia )


Il Vessillo della Pace è il simbolo del Patto di Roerich. Questo grande ideale umanitario rappresenta la stessa autorità tutoria per le realizzazioni culturali, così come la Croce Rossa provvede ad alleviare le sofferenze fisiche dell’uomo. Gli Articoli I e II dello Statuto del Patto recitano:

"Gli enti scientifici, artistici ed educativi, le missioni scientifiche ed artistiche, il personale, la proprietà ed i depositi di tali enti e missioni, dovrebbero essere considerati neutrali e come tali dovrebbero essere protetti e rispettati dai belligeranti. La protezione ed il rispetto dovrebbero essere dovuti ai suddetti enti e missioni in tutti i luoghi soggetti alla giurisdizione delle Parti Concordanti, senza nessuna discriminazione, così come alla Lealtà di Stato di ogni particolare ente o missione. Gli Enti, le Istituzioni e le Missioni così identificate, possono mostrare una caratteristica bandiera, che garantirà loro una speciale protezione e rispetto da parte dei belligeranti, dei Governi e delle persone di tutte le Parti Concordanti."


Il disegno del Vessillo della Pace mostra tre sfere circondate da un cerchio color magenta, su sfondo bianco. Delle molte interpretazioni di questo simbolo, le più comuni sono forse quelle che individuano Religione, Arte e Scienza nelle tre sfere, come aspetti della cultura che li contiene, rappresentata dal cerchio circostante; oppure le realizzazioni passate, presenti e future dell'Umanità, custodite nel cerchio dell’eternità. Queste due interpretazioni sono egualmente valide, dato che esse rappresentano una sintesi di vita, un preciso e giusto precetto predominante.

Un profilo storico del Patto di Roerich e del Vessilo della Pace fornisce le seguenti importanti pietre miliari:

Esso fu concepito e proposto dal Prof. Nicholas Roerich nei primi del 1904 alla Società degli Architetti (Russia), e nel 1914, durante la guerra, allo Zar Nicola II e al Gran Duca Nicola. In ambedue i casi, fu accolto con il più alto interesse, ma rimandato - a causa della guerra. Il progetto fu formalmente promulgato a New York nel 1929, conformemente ai codici delle Leggi Internazionali; il testo del Patto fu tracciato come prima stesura dal Dr .Georges Chklaver, professore di Diritto Intemazionale e Scienze Politiche all’Università di Parigi. Nello stesso anno un comitato del Vessillo della Pace fu fondato a New York ed i suoi princìpi furono pubblicati attraverso la stampa. L 'anno seguente comitati simili furono costituiti a Parigi e Bruges; in quest’ultima città, con il nome di Unione Internazionale per il Patto di Roerich (Union Intemationale Pour Le Pacte Roerich).

All’inaugurazione di un nuovo Comitato del Vessillo della Pace, Nicholas Roerich espresse magnificamente gli ideali del Patto con le seguenti parole:

“Il mondo sta lottando per la Pace in molti modi ed ognuno realizza nel suo cuore che questo lavoro costruttivo è una vera profezia della Nuova Era.

Naturalmente gli argomenti riguardanti le qualità relative a vari tipi di imbarcazioni o circa l'opportunità di sostituire i cannoni di due navi  da guerra con una nave di nuova concezione, non contribuiscono armoniosamente ad idee costruttive di Pace. Ma lasciateci sperare che persino queste discussioni siano passi preliminari verso lo stesso gran concetto di Pace che si manifesterà, grazie ad una pacificazione degli istinti bellicosi delle nazioni, attraverso grandi costruzioni dello spirito. Allo stesso tempo rimane il fatto che le imbarcazioni pochi cannoni possono distruggere il più grande tesoro di arte e Scienza in modo completo come potrebbero fare quelle di un'intera flotta. Noi piangiamo la perdita delle biblioteche di Louvain e di Oviedo e le insostituibili bellezze della Cattedrale di Reims. Ricordiamo i bellissimi tesori di collezioni private che sono andati perduti durante le calamità mondiali. Ma non vogliamo incidere su queste azioni parole di odio. Lasciateci semplicemente dire:

Distrutti dall'ignoranza umana - ricostruiti dalla speranza umana!

Tuttavia, errori di vari tipi possono accadere di nuovo, ed altre conquiste di valore dell’umanità rimangono nella costante minaccia di essere distrutte. Contro tali ignoranti errori dobbiamo immediatamente prendere precauzioni e misure definitive. Per tale ragione proteggiamo i tesori  dell'umanità come si fa con qualcosa di sacro. Innanzi tutto conveniamo che, come per la Croce Rossa, il Vessillo può significativamente invitare le coscienze degli uomini a riunirsi per la protezione di quello che in essenza appartiene non ad una nazione sola, ma al mondo intero e  rappresenta il vero orgogIio della razza umana.”

Nell'autunno del 1931 si tenne a Bruges, in Belgio,  la prima Conferenza Internazionale, che dimostrò il grande interesse di molti governi; durante l’anno successivo, un’altra entusiasmante Conferenza Mondiale ebbe luogo nella stessa città. Migliaia di opinioni di approvazione provennero da personaggi, gruppi religiosi, educativi, artistici, scientifici ed altri corpi culturali di tutto il mondo. 

E' semplicemente giusto e onesto affermare che nessuno dei grandi uomini del mondo esitò a partecipare, esprimendo la propria approvazione. Interessante è anche il fatto che le grandi autorità militari (come il defunto Maresciallo Lyautey, l’ Ammiraglio Taussìg, il Generale Gouraud, ecc. ) furono a pieno favore del Patto. La signora William Sporborg, Presidente della federazione dei Club di Donne di New York -  rappresentanti mezzo milione di membri, affermò : “Noi stiamo per prestare i nostri spiriti e tutta la nostra influenza a tali movimenti. Voglio che voi sappiate che noi sosterremo tenacemente la vostra organizzazione".

Il primo volume di dichiarazioni e lettere collezionate fu pubblicato a New York e a Parigi nel 1931 sotto il titolo di Il Patto di Roerich ed il Vessillo della Pace. Nell'anno successivo fu inaugurata a Bruges, dopo l’incontro della Seconda Conferenza Internazionale tenuta nella stessa città, la Fondazione Roerich per la Pace, l'Arte, la Scienza ed il Lavoro. Il 1933 vide il Terzo Convegno del Patto e del Vessillo della Pace, tenuto il 17 e il 18 Novembre a Washington all’Hotel Mayflower , dove 35 nazioni (v. appendice) inviarono i loro delegati. 

Questo Convegno approvò all’unanimità l'ordine del giorno di raccomandare l'adozione di questa misura umanitaria ai Governi di tutte le Nazioni per l'adesione: con azione unilaterale mediante la proclamazione di un esecutivo, con azione bilateraIe attraverso accordi internazionali, con azione multilaterale mediante la proclamazione di conferenze internazionali.

Quasi un mese più tardi, la Settima Conferenza dell'Unione Pan-Americana, a Montevideo, approvò di accettare la suddetta, unanime risoluzione e di sollecitare i loro partecipanti - i ventuno Governi del Nord, del Centro e del Sud America -a firmare il Patto e quindi ad applicare i suoi grandi princìpi di vita. Il Convegno di Washington del Patto di Roerich e del Vessillo della Pace elesse anche un Comitato per promuovere l'Adozione del Patto e del Vessillo della Pace.


Quest’organismo trattò con tutti i Governi, le organizzazioni ed i singoli interessati alla promozione e all'adozione del Patto e ricevette le loro espressioni e manifestazioni di formale adesione. Gli atti ufficiali del Convegno di Washington sono stati pubblicati a New York.

Fu inaugurato Il Comitato di Parigi del Patto. L'Unione Intemazionale per il Patto Roerich a Bruges elesse M. Camille Tulpinek come suo Presidente ed il Prof. M Adatei, ex Presidente della Corte Internazionale dell'Aja come suo Tutore.

Nel 1934 si costituì un Comitato del Patto e del Vessillo della Pace ad Harbin, in Manciuria. Un simile comitato fu inaugurato anche a Bruxelles con M. E. De Munck come Presidente e l'avvocatoM. Hendricks come Segretario Generale, con la partecipazione del Conte C. de Wiatt, Ministro dei Governatori di Lussemburgo e delle Fiandre occidentali, di un membro della Camera dei Deputati ed un membro della Corte di Cassazione.

Molti paesi europei informarono il Comitato di Parigi che i loro rispettivi Governi stavano prendendo in considerazione il Patto. Questo Comitato scrisse inoltre al Supremo Consiglio dell'Unione Sovietica, richiedendo la considerazione degli organi legislativi per l'adozione del Patto.

Per quanto riguarda gli Stati Uniti, il Presidente Franklin D. RooseveIt, in data 11 Agosto 1934 conferì al Segretario dell'Agricoltura Henry  A. Wallace l'autorità, come plenipotenziario, a firmare il trattato Inter-Americano sul Patto di Roerich; e nel giorno Panamericanas, il 15 Aprile 1935, nel pomeriggio, nell’ufficio del Presidente Roosvelt, alla Casa Bianca di Washington i rappresentanti ufficiali degli Stati Uniti di America e di tutti i 21 paesi Latino Americani - membri dell’ Unione Panamericana: Argentina. Bolivia, Brasile, Cile, Costa Rica, Cuba, Rep. Dominicana, Ecuador, El Salvador, Guatemala, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama, Paraguay, Uruguay, Perù, Colombia e Venezuela firmarono il trattato del Patto di Roerich.

La stampa americana attribuì grande importanza a questa sottoscrizione dell'unità culturale, comprendendo che questa non solo univa l'intero Nord e Sud America, ma ci si attendeva che di lì a poco avrebbe unito tutte le nazioni del mondo. Tutti i più famosi giornali americani stamparono colonne intere riguardanti l'evento, riassumendo il messaggio Presidenziale e i discorsi dei funzionari di Governo e dei rappresentanti diplomatici stranieri. I quotidiani in tutto il mondo pubblicarono i particolari di questo avvenimento storico.

La firma di questo Trattato fu un'occasione molto solenne. Il Presidente aveva invitato nel suo ufficio, accanto ai rappresentanti diplomatici delle venti repubbliche americane, anche Il Segretario di Stato Corell Hull; il Segretario dell'Agricoltura, Henry  A. WaIlace; i Direttori dell'Unione Panamericana, Dr. L. S. Rowe e Dr. E. Gil Borges, oltre ai membri del Consiglio di Amministrazione del Patto di Roerich.

Alla chiusura dell'atto della firma, il Presidente Roosevelt diffuse il seguente messaggio attraverso un programma radiofonico internazionale: "E' più appropriato che in questo giorno, definito come Giorno Panamericano dai Presidenti di tutte le repubbliche del continente americano, i Governi membri dell'Unione Panamericana firmino un trattato che segni un passo avanti nella preservazione delle realizzazioni culturali delle nazioni di questo emisfero…. Questo Trattato possiede un significato spirituale molto più profondo del contenuto del documento in se stesso.

Ristabiliamo una rinnovata alleanza con quegli alti princìpi di cooperazione internazionale e solidarietà, che - ne sono sicuro- saranno un grande aiuto alla civilizzazione nelle Americhe".

Il Segretario Wallace rilasciò una dichiarazione alla stampa, nella quale dopo aver riesaminato la storia del Patto, concludeva: "Mai come adesso c'è stato un ideale di cui si sente maggiormente il bisogno. Sebbene le singole nazioni stiano risolvendo i loro problemi economici e i loro problemi nazionali, è anche necessario che riconoscano le loro responsabilità in quanto parti della Comunità delle Nazioni. Io dico fermamente che è tempo per gli idealisti, che creano la realtà di domani, di stringersi attorno ad un simbolo di tale unità culturale, internazionale.  E’ tempo che ci appelliamo a quel riconoscimento di bellezza, di scienza e di educazione che corre lungo tutti i confini nazionali per rafforzare tutto ciò a cui noi teniamo…. E' per questa ragione che io considero la ratifica del Patto di Roerich un passo così significativo.

La sua accoglienza favorevole denota l’approssimarsi un tempo nel quale coloro che amano veramente la propria nazione, oltre ad apprezzare il contributo unico di altre nazioni, avranno anche un grande rispetto per quella impresa spirituale comune, che conduce insieme in un solo gruppo tutti gli artisti,  gli scienziati, gli educatori e i sinceri religiosi di qualsiasi fede. Ritengo che il Patto di Roerich sia in conformità con le più profonde e sacre Leggi dell’Universo. E' diventato una realtà internazionale in un momento proprio speciale".

Il Primo Ministro di Panama, Dr. Ricardo J. Alfaro, dichiarò: "L ‘ atto storico che ha appena avuto luogo è un atto che segna una vittoria clamorosa, nella perenne lotta tra i migliori sentimenti dell’uomo e le devastazioni della guerra. Oggi le Repubbliche dell’emisfero occidentale hanno cercato e ottenuto l’onore di portare questo alto progetto ad una conclusione vittoriosa. Esse hanno sottoscritto un accordo solenne, aperto anche alle firme di tutte le altre nazioni, per cui per la prima volta nella storia la mentalità e la protezione della Cultura sono incorporate nello stesso corpo singolo e completo di leggi e convenzioni internazionali.”

 In India l’adesione al Patto fu espressa da personalità eminenti come il defunto Rabindranath Tagore, Jagdis C.Bose, S. Radhakrishnan, C.V. Raman, Dr. James H. Cousins, Dr. Kalidas Nag, Prof. Suniti Kumar Chatterji, Prof. S. R. Kashyap, S. V. Ramasvamy Mudeliar, O. C. Gangoly, Asit Kumar Haldar, N.C. Mehta, Ven Sri Devamitta Dharmapala, K.P.P. Tampy, S. Sanjiva Dev, etc, ed organi come l'Istituto di Ricerca Storica dell'Andhra Pradesh, il Museo Municipale Allahabad, il Bharat Kala Bhagwan a Benares, l’ Associazione Maha Bodhi, l’ Associazione delle Donne Indiane, l'Y.M.B.A di Ceylon, il Collegio Madanapalle, L’Associazione culturale Travancore, ecc. e quasi tutti gli organi di stampa. Le due citazioni seguenti sono espressive dell’atteggiamento di generale entusiasmo nei confronti del Patto.

ll sig. Gurdial Mallik della Lega dell’ Unione delle Nazioni scrisse sul Sind Observer circa il Giorno del Vessillo della Pace, dopo una breve descrizione dei propositi: "Per la realizzazione di questo grande e glorioso ideale è necessario avere la cooperazione dell’intellighenzia, affinché si possa consolidare una forte opinione pubblica a favore della preservazione dei tesori artistici e culturali di ogni paese, così che il genere umano possa avere una continua testimonianza del suo successo. Per questo scopo è desiderabile che i governi del mondo debbano riconoscere tutti il Patto di Roerich, garantendo questa preservazione e curando questi tesori come eredità - di nessuna nazione in particolare, ma dell’intera umanità, e come tale debba essere immune dai danni della guerra e della distruzione.”

Un altro noto scrittore, Swami Jagadiswarananda, afferma in un messaggio al Convegno del Vessillo della Pace: “Permetta il presente Convegno di Arte e Cultura di provare alle nazioni in guerra nel mondo, sventolando il Vessillo di Roerich della Pace, che Arte e Cultura sono proprietà Divina - il Tesoro Universale di tutto il genere umano; e permetta di scrivere sul portale di ogni istituto del mondo:

 Aiuta e non combattere, fondi e non distruggere Armonia e Pace, promuovi e non dissentire! "

Nell'Ottobre 1931 il Congresso delle Associazioni Baltiche di Roerich si riunì a Riga, in Lettonia. Fu approvata la mozione di creare Comitati del Vessillo della Pace in tutti gli stati Baltici.

Le nubi di guerra cominciavano ad addensarsi all’orizzonte. La Seconda Guerra Mondiale si stava avvicinando. In una lettera al Prof. Roerich, Sir Rabindranath Tagore scrisse: "Ho seguito con zelo il grande lavoro umanitario per il bene delle nazioni, di cui il suo Patto dì Pace con lo speciale Vessillo per la protezione dei tesori culturali sono un simbolo straordinariamente efficace. Il problema della pace è oggi il più serio affare che ci riguarda. Le minacciose manifestazioni di puro materialismo da tutte le parti presagiscono un futuro infernale. Non possiamo che sperare che il mondo riesca ad emergere più pulito da questo bagno di sangue. Non possiamo rinunciare ai nostri sforzi, poiché ciò non farebbe che anticipare la fine”.

Durante gli anni dell’anteguerra, i guerrieri amici del Patto continuarono tenacemente nei loro sforzi. Il 17 Novembre 1938, Il vessillo della pace fu dispiegato anche a Karachi, in Pakistan, dal Sig. H.C. Kumar.

Ripetutamente, fino all'esplosione della guerra, molti quotidiani e riviste riportarono gli appelli del Prof. Roerich all'umanità "ad arrestare l'imminente distruzione". Il secondo giorno della Seconda Guerra Mondiale la stampa riportò il suo messaggio.