Roma, Ottobre 2003 - Valum Votan all'Università La Sapienza  
  Scritto da antonio  
   
 

 

 

Nello scorso autunno Valum Votan, Colui Che Chiude Il Ciclo, ci ha fatto il grende regalo di una visita in Italia. Tre anni dopo l'indimenticabile evento di Cisternino (Br) - il frattale di una settimana del Seminario dei Maghi della Terra - il Prof. José Argüelles è tornato nel nostro Paese, per dar vita ad un incontro di tre giorni dal titolo "La Fine del Ciclo - Prepararsi al Nuovo Tempo", tenutosi a Roma, all'Università 'La Sapienza'.

Più di 120 persone provenienti da 13 nazioni diverse hanno partecipato all'evento, che è stato organizzato dalla Rete d'Arte Planetaria, nodo italiano del PAN - Planet Art Network , e celebrato con la pubblicazione della versione italiana del kit del Dreamspell - Il Viaggio della nave del Tempo Terra 2013.

Come ogni volta che abbiamo l'onore ed il piacere di ricevere una visita di Valum Votan, l'energia si è mossa in modo straordinario, le sincronicità si sono moltiplicate, è stata un'occasione unica - per molti era 'la prima volta', il battesimo dell'incontro con Argüelles - di incontro e condivisione. 

Era presente anche, ospite della cospicua delegazione spagnola (33 kin provenienti dalla Spagna!), Quetza-Sha, portavoce dei '9 Ancianos', i Nove Anziani custodi cerimoniali della saggezza indigena mesoamericana. Nella primavera del 2002 fu proprio lui, a nome dei Nove Anziani, a leggere ad Argüelles un testo in cui, nel corso di una cerimonia tenutasi nella grotta sottostante alla gigantesca Piramide del Sole a Teotihuacan (Il Luogo Dove Gli Dei Toccano La Terra), in Messico, si affermava che gli anziani delle comunità indigene mesoamericane sanno da molto tempo che sarebbe arrivato tra loro 'qualcuno', che non sarebbe stato un Maya, che avrebbe completato la loro conoscenza tradizionale con basi scientifiche e matematiche. 

Gli anziani in quella occasione consegnarono il 'baston de mando', la verga cerimoniale del potere che viene conferita a chi si distingua nel proprio lavoro di difesa e promozione delle tradizioni indigene, ed affermarono - per bocca di Quetza-Sha - che a quel punto loro avevano la certezza assoluta che quel 'qualcuno' è Valum Votan, Colui Che Chiude il Ciclo - all'anagrafe José Argüelles.

Ma le rivelazioni profetiche sono destinate a susseguirsi in questi tempi di avvicinamento alla Fine del Ciclo del 2012, e così Valum Votan ha raccontato a tutti, a Roma - a poche centinaia di metri dal Vaticano - un altro episodio degno di nota, accadutogli soltanto pochi giorni prima, a San Pietroburgo, in Russia - unico Paese europeo del suo tour, oltre all'Italia.

Dunque Argüelles stava tenendo una delle sue conferenze in una affollatissima sala dell'Università di San Pietroburgo, il cui tema era 'La dominazione maschile nella storia'. Ad un certo punto, a conferenza iniziata, ha fatto il suo ingresso in sala un signore con la barba lunga, vestito con i paramenti sacri del Chiesa Russa Ortodossa, accompagnato da un piccolo entouràge; tutti hanno preso posto in prima fila, dove erano stati lasciati dei posti liberi.

Al termine della conferenza, l'inattesa richiesta di quel signore - poter avere il microfono a disposizione, poiché voleva dire qualcosa - porta Argüelles a chiedere al suo interprete (Timofey Reshetov, coordinatore del PAN Russia) chi fosse quel signore vestito in quel modo inconsueto. E' facile immaginare la sorpresa di Valum Votan quando il suo traduttore gli ha risposto "quel signore è l'Arcivescovo di San Pietroburgo". 

Ma non è altrettanto facile indovinare la tempesta emotiva che dev'essersi scatenata nei cuori di tutti i presenti quando l'Arcivescovo, una volta avuto il microfono, ha pronunciato le seguenti tre affermazioni: "La Profezia della Fine del Ciclo è autentica profezia; questo signore (Argüelles) è un autentico profeta; tutto quello che dice questo signore è vero". 

L'Arcivescovo ha poi abbracciato e baciato Valum Votan, gli ha impartito la sua benedizione, e gli ha donato un mazzo di rose rosse. 

La nostra meraviglia nell'ascoltare questo episodio non ci impedisce però di porci alcune domande: cosa può aver spinto un'altissima eminenza della Chiesa Russa Ortodossa a fare quelle affermazioni - non invitato, e non interpellato? A quali fonti attinge le sue informazioni una autorità religiosa così alta - informazioni che lo portano a fare delle affermazioni pesanti come macigni? Cosa sa, l'Arcivescovo di San Pietroburgo, che il Vaticano sembra non sapere - o di cui sembra non curarsi? Forse che nei chilometri di gallerie sotterranee vaticane, che ospitano biblioteche segrete, ci sono dei testi o dei documenti che avvalorano le affermazioni dell'altro prelato russo? 

Mai come ora, il silenzio del Vaticano si è fatto assordante….