Scoperti mille codici Maya  
  Scritto da antonio  
   
 

  

Aprile 2014: SCOPERTI PIU' DI MILLE CODICI MAYA AD UXMAL

Articolo originale: http://namastealma.com.ar/index.php/notas/44-codicesmayas-podrian-ser-el-descubrimiento-del-siglo

Nel cuore della foresta della penisola dello Yucatan, in Messico, nei pressi del centro cerimoniale di Uxmal, una equipe di archeologi dell’Università di Boston, in collaborazione con archeologi locali dell’Università di Città del Messico, hanno scoperto una nuova struttura piramidale risalente a circa 1.100 anni fa. Per quanto possa sembrare incredibile, le immagini satellitari hanno indicato l’esistenza di una camera segreta all’interno della struttura, dentro la quale gli studiosi hanno trovato più di mille di codici Maya, una scoperta che potrebbe riscrivere interamente la storia dei Maya e gettare nuova luce sulla nostra comprensione della loro cultura e sulla repentina e tragica distruzione della loro civiltà.

Il prof. Jenny Rothsgard, del gruppo di ricerca dell’Università di Boston, ha manifestato la sua grande sorpresa quando si è reso conto dell’esistenza dei codici, di cui oggi esistono pochissimi esemplari al mondo. «La maggior parte dei codici furono bruciati durante la conquista spagnola». «Tantissimi codici furono distrutti dal vescovo Diego de Landa nel luglio del 1562: considerati diabolici dalle autorità, furono dati alle fiamme. Per tutto questo tempo, gli archeologi hanno sperato che qualche governante Maya fosse riuscito a nasconderne alcuni agli spagnoli. Abbiamo avuto una gran fortuna a trovarli!”.

Il Dr. Pizarro dell’Università di Città del Messico, esperto di fama mondiale in materia di scrittura Maya, ha affermato «Se l’autenticità dei codici sarà confermata dalla datazione al carbonio, questa potrebbe essere la scoperta del secolo». «codici sembrano scritti su un materiale simile a quello dei pochi originali che conosciamo – la corteccia dell’albero amate o fico silvestre, che il popolo nahuatl chiamava huun. Di sicuro le prove scientifiche dimostreranno senza possibilità di dubbio se siamo di fronte a reperti autentici o se si tratta di falsificazioni».

Le falsificazioni realizzate nel XX secolo sono ben fatte. Due elaborati codici falsificati erano in possesso di William Randolph Hearst, un collezionista privato. Il dibattito sull’argomento è aperto; e tuttavia, secondo l’esperto John H. Rawls, i codici recentemente scoperti hanno buone probabilità di essere autentici.

«Il sito in cui è stato trovato il materiale è sconosciuto ai più, nascosto tra il fitto fogliame della selva dello Yucatan, il che significa che probabilmente si tratta di documenti autentici. È possibile che siamo stati occultati da un antico governante Maya, preoccupato – giustamente – per la possibile distruzione finale di questi documenti storicamente e culturalmente importanti».