Il raggio galattico  
  Scritto da antonio  
  Inserito il 31-01-2012  
 

Il Raggio Galattico

I Maya Galattici erano viaggiatori stellari che si incarnarono qui, in un determinato momento, per inseminare il pianeta e lasciare tracce del nostro essere planetario per questa tappa della nostra trasformazione.

La vita così come la conosciamo non può continuare. Ma questo non è qualcosa di brutto. Conosciamo tutti i problemi del pianeta. Il sistema della civiltà è insostenibile.

Qualcosa di nuovo ed eccitante è in fase di gestazione, giusto al di sotto della soglia di coscienza dello stato di veglia.

Stiamo venendo fuori da un programma chiamato “storia” e stiamo entrando in un nuovo programma galattico, se lo vorremo (e non tutti lo faranno). Quello che decidiamo di pensare e credere nelle prossime tredici lune è vitale per ciò che sarà rivelato. In questo momento c’è molta energia sottile in gioco.

Uno degli obiettivi principali delle Cronache di Storia Cosmica (WIP Edizioni 2010) è precisare che tutto il ciclo di 5.125 anni è un programma specifico, e preparare la nostra mente per un nuovo programma galattico.

È interessante osservare e riconoscere in che modo questa base di conoscenza storica del mentale collettivo dominante viene costantemente retroalimentata da noi stessi. Il Volume 1 di Cronache di Storia Cosmica afferma:

Quando pensiamo alla cosmovisione dominante, che nega il tempo e la coscienza, dobbiamo comprendere che c’è un unico, enorme insieme di ordine mentale che parla costantemente a se stesso.

In altre parole, quando leggi il giornale, realmente, è solo la mente che parla a se stessa. Quando vedi un programma televisivo o leggi le notizie su internet, è sempre e solo la mente che parla a se stessa.

  Perché in realtà, chi è che sta leggendo o vedendo, se non la mente che ha creato tutto questo?

Dunque questa base di conoscenza della mente che parla a se stessa è una base di dati accumulati, che è andata crescendo su se stessa anno dopo anno, negli ultimi 5.125 anni.

Questo significa che ogni giorno navighiamo attraverso 5.125 anni di conoscenza condizionata. È come se navigassimo attraverso il software di un gigantesco videogame e il nostro lavoro consistesse nell’accendere la luce in ogni angolo  oscuro. Le campane risuonano melodiose ogni volta che riconosciamo e sradichiamo le programmazioni condizionate o scegliamo una percezione positiva anziché una negativa.

In questo gioco, il nostro lavoro consiste nel prestare attenzione e seguire i segnali della sincronicità man mano che procediamo nel nostro cammino attraverso il paesaggio della storia.

Ogni cosa che da negativa passa ad essere positiva contribuisce, poco a poco, alla scoperta collettiva del nuovo mondo (che esiste già, ma è nascosto). Ogni giorno il nostro obiettivo è far risuonare quante più campane possibile: esse vengono ascoltate dai nostri Guardiani Galattici, che così possono assisterci meglio.

Ora pensa a tutto questo ciclo di 5.125 anni come ad un raggio galattico che stiamo attraversando. Questo raggio galattico contiene tutta la base di conoscenza di quello che chiamiamo il ciclo "storico", al termine del quale arriva un nuovo raggio e una nuova base di conoscenza.

Il raggio galattico è il tema principale de Il Fattore Maya (WIP Edizioni, 1999).

Nel 1987, José Argüelles/Valum Votan formulò l’ipotesi che questo ciclo storico che stiamo attraversando sia realmente un raggio galattico di 5.125 anni di diametro (3113 a.C. – 2012 d.C.). Questo ciclo del raggio galattico completo conclude altresì la parte finale di un ciclo di 26.000 anni, che è parte di un progetto di ingegneria galattica che viene proiettato attraverso il Sole.

 

onda armonica della storia

 

La prima volta egli che venne a conoscenza di questo raggio fu nel 1986, mentre meditava sui cicli delle macchie solari tra le piramidi di Cobà (Yucatan, Messico). Ebbe una visione del ciclo di 13 baktun come un tipo di raggio emanato attraverso il sole.

Argüelles percepì che i raggi sono inviati dal centro della galassia (Hunab Ku) e poi focalizzati attraverso il Sole come un tipo di programma radio che coordina i cicli delle macchie solari.

Questi cicli di macchie solari transitano poi nel raggio tramite il picco di attività solare, inviando informazione solare alla terra. Quando il raggio di energia cambia la sua frequenza, il filtro (sole) cambia di conseguenza. Le varie ere rappresentano le diverse tappe del raggio. Ed è un dato di fatto che nel nostro attuale ciclo solare il picco sarà nel 2013.

Secondo Il Fattore Maya, i Maya avevano una missione: assicurarsi che i pianeti e i sistemi stellari di questa galassia fossero sincronizzati con il raggio galattico nella data che noi chiamiamo 21/12/2012. L’effetto del raggio sulla terra è l’accelerazione dell’attività umana su tutto il pianeta, che chiamiamo la storia ricordata. Questo crea anche la tecnologia materiale.

Verso la fine del raggio, dove ci troviamo ora, l’accelerazione arriva ad essere esponenziale – con 7 miliardi di esseri umani, le curve esponenziali di anidride carbonica, i cambiamenti climatici, l’estinzione delle specie, la guerra, la siccità, ecc. Tutto questo fa parte del programma. Questo va sotto il nome di culmine della Storia e della materia, alla fine del 13º Baktun – il Baktun della Trasformazione della Materia.

Poi viene un periodo di adattamento e rigenerazione fino a quando avrà inizio un nuovo raggio di sincronizzazione, in data 26 luglio 2013 – la Sincronizzazione Galattica.

Per comprendere il ciclo del raggio è utile riconsiderare l’Onda Armonica della Storia, che apparve per la prima volta ne Il Fattore Maya. In questa mappa del tempo lo Tzolkin, il computo sacro di 260 giorni, si utilizza per tracciare il ciclo storico di 5.125 anni. Questa è la struttura di informazione reale del raggio galattico.

In essa sono contenute molte chiavi. Attraverso lo studio dell’Onda Armonica della Storia possiamo comprendere rapidamente i 5.125 anni come una forma-pensiero unica. Questo ciclo completo della Storia può essere visto come un programma liberatore del tempo, in cui un’onda o un’invenzione ne costruisce un’altra. Quando si medita su questo diviene evidente che quella che chiamiamo realtà può essere paragonata ad un programma originale di software informatico che libera il tempo.

È il film della realtà.

È Matrix dal vivo.

Per comprendere meglio questo raggio, immagina la terra che gira intorno al suo asse 1.872.000 volte (ruotando 5.125 volte attorno al Sole). Ogni qualvolta completa una rotazione intorno al Sole, si avvolge intorno ad essa un altro valore di 365 giorni di conoscenze – la maggior parte delle quali è assolutamente priva di senso.

Immagina che quello che sta succedendo, mentre gira sul suo asse, è che la struttura di informazione del raggio si posiziona intorno alla noosfera (sfera mentale della terra). Si sovrappone al processo della storia, riconfermando continuamente la conoscenza passata – ogni volta che la terra gira intorno al Sole, avvolgendola un po’ più forte. E così, quando si sente troppo stretta, la storia è così radicata che deve raggiungere un punto culminante, in cui tutto si disfa e ritorna all’essenza – di nuovo alla fonte, e cominciamo di nuovo.